La nascita dello Shiro Ryuu:

 

Lo Stile utilizzato: Shitō-ryū (糸東流?) è uno stile di karate fondaLogoShitoryu.svgto nel 1931 da Kenwa  Mabuni (摩文仁 賢和 Mabuni Kenwa). Lo stile prende il nome dall’unione dei nomi dei 2 maestri dei quali Mabuni era allievo: Ankō Itosu e Kanryo Higaonna, che si possono pronunciare rispettivamente anche Shi e To.
Mabuni_KenwaKenwa Mabuni nacque nel 1889 a Shuri, un distretto di Naha ad Okinawa . Mabuni era il 17º discendente delle famosa generazione di guerrieri Oni Ufugu. Forse a causa della sua costituzione fisica gracile, ricevette l’insegnamento presso la sua casa Shuri-te (首里手?) all’età di 13 anni, sotto la guida del leggendario Ankō Itosu (糸州 安恒 Itosu Ankō?) (1813–1915). Uno dei suoi amici più stretti, Chōjun Miyagi (宮城 長順, Miyagi Chōjun) (cofondatore del karate Gojū-ryū) presentò Mabuni ad un altro grande maestro di quel periodo: Kanryō Higaonna (東恩納 寛量, Higaonna Kanryō?). Mabuni iniziò ad imparare il Naha-te (那覇手) da questo maestro. Mentre sia Itosu che Higaonna insegnavano uno stile “duro-morbido” del “Te” okinawense, i loro metodi ed enfasi erano abbastanza distinti: il programma di studi di Itosu includeva tecniche dritte e potenti una semplificazione nel Naifanchi e Bassai kata; il programma di studi di Higaonna accentuava invece i movimenti circolari e metodi veloci di combattimento come è ben visibile nei kata Seipai e Kururunfa. Lo Shitō-ryū si focalizza sia su tecniche potenti sia su tecniche leggere.
Lo Shitō-ryū è una combinazione di stili che tenta di unire le varie radici del karate. Da un lato, Shitō-ryū ha la potenza e le posizioni lunghe e stabili degli stili derivati dallo Shōrin-ryū, dall’altro, anche se in minima parte, usa movimenti circolari e diretti in otto direzioni, alterna tecniche “dure” e “morbide” e pone attenzione alla respirazioni, caratteristiche dello Shōrei ryū. Lo Shitō-ryū è estremamente veloce, ma può essere artistico e potente. Inoltre lo Shitō-ryū, formalizza ed enfatizza, le cinque regole di difesa sviluppate da Kenwa Mabuni, e conosciute come: Uke no go gensoku (受けの五原則), Uke no go genri (受けの五原理) o Uke no go ho (受けの五法):
落花 (rakka, “petali cadenti”). L’arte di parare con forza e precisione andando a distruggere completamente il movimento d’attacco di un avversario. Esempi di rakka sono le parate più conosciute come: gedan-barai (下段払い) o soto-uke (外受け).
流水 (ryūsui, “acqua corrente”). L’arte di fluire sugli attacchi dell’avversario e attraverso di lui, parare leggermente. Gli esempi sono: nagashi-uke (流し受け) e osae-uke (押さえ受け).
屈伸 (kusshin, L'”elasticità”). Questa è l’arte di balzare indietro sull’attacco dell’avversario, changing or lowering stance only to immediately e ccontrattacando. I classici esempi sono i cambiamenti di posizione passando da: zenkutsu (前屈立ち) a kōkutsu (後屈立ち) e da moto-dachi (基立ち) a nekoashi-dachi (猫足立ち).
転位 (ten’i, “transposition”). Ten’i è l’impiego di tutte le otto direzioni di movimento, spostandosi principalmente dalla linea di attacco.
反撃 (hangeki, “contrattacco”). Una difesa hangeki è un attacco che allo stesso tempo devia un attacco di un avversario prima che lo stessa arrivi sul difensore. Esempi di questi sono i vari tipi di tsuki-uke (突き受け), incluso lo yama-tsuki (山突き).